L’IGP spinge la Finocchiona: nel primo anno di vita oltre 731.000 chili di prodotto

Francesco-Seghi-e-Fabio-VianiL’Indicazione geografica protetta fa bene alla Finocchiona. A un anno dal riconoscimento dell’IGP, lo storico salume toscano fa registrare numeri positivi, sia in termini di produzione che di fatturato: da maggio 2015 a marzo 2016, infatti, sono oltre 731mila i chili di Finocchiona IGP prodotta e messa sul mercato, per una stima di valore alla produzione pari a circa 6 milioni di euro e oltre 9 milioni e mezzo di euro al consumo.

Export: forte in Germania e apprezzata nei mercati “esotici”. Guardando ai numeri del mercato estero, il primo dato significativo è la percentuale di export, che supera quota 27 per cento, raggiungendo in larghissima parte l’area UE, ma con “sbarchi” importanti anche in Asia e Oceania. In particolare, per quanto riguarda l’Europa, domina la Germania, con il 65 per cento dell’export totale pari a oltre 133mila chili di prodotto, seguita da Belgio e Inghilterra. Tra i mercati più esotici, spicca la Nuova Zelanda, con più di 3mila chili di prodotto esportato; il Giappone, che si piazza davanti a Svizzera e Spagna, e Hong Kong.

Dati positivi e prospettive future. “I dati sono positivi – sottolinea Fabio Viani, presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP – Produzione e commercio si mantengono sulle stime e questo dimostra che il riconoscimento dell’IGP è stato recepito bene. Per entrare nel dettaglio dei numeri, dopo un calo fisiologico post festività natalizie, c’è stata una ripresa, con un mese di marzo superiore alle stime. In generale, i dati ci dicono che i consumatori apprezzano il prodotto e la sua qualità, oggi supportata e garantita dal disciplinare che ‘guida’ ogni fase della produzione. Sul fronte dell’export – continua Viani – emerge il dato importante della Germania che, con il 17 per cento, domina un mercato molto favorevole come è quello dell’Europa centrale. All’estero, il binomio dell’origine italiana con la qualità certificata IGP rappresenta una garanzia per i consumatori, che apprezzano la particolarità e l’eccellenza del prodotto. Oltre alla Germania, guardiamo con interesse anche ai mercati più esotici, come il Giappone, la Nuova Zelanda e Hong Kong. Questo apprezzamento a diverse latitudini lascia ben sperare per il futuro e ci spinge ancora di più a lavorare per varcare altre frontiere, a cominciare da Stati Uniti e Canada”.

Per la Finocchiona IGP si aprono per la prima volta le porte di Cibus

FinocchionaIgpA Parma è tutto pronto per l’edizione 2016 di Cibus. Per la prima volta al Salone internazionale dell’alimentazione, in programma dal 9 al 12 maggio, ci sarà anche la Finocchiona IGP, che parteciperà all’evento a un anno dal riconoscimento dell’Indicazione geografica protetta. Lo storico salume toscano sarà presente alla Fiera nello Stand K079 del padiglione 2, dove sarà possibile assaggiare il prodotto e conoscere più a fondo l’attività del Consorzio di tutela della Finocchiona IGP.

“Siamo orgogliosi – afferma Fabio Viani, presidente del Consorzio – di partecipare a un evento così importante. I numeri previsti per questa edizione di Cibus parlano di oltre 3mila espositori e più di 70mila visitatori di cui 15mila provenienti dall’estero. L’evento di Parma, dunque, è un’occasione per far conoscere meglio il nostro prodotto che, a poco più di un anno dal riconoscimento dell’IGP, sta già ottenendo risultati significativi sia in termini produttivi che commerciali. La vetrina offerta da Cibus, inoltre, ci offre l’opportunità di promuovere su scala internazionale un prodotto fortemente legato alla Toscana. Un’eccellenza radicata alla sua terra d’origine e di produzione che, grazie alla fiera, può fare un ulteriore passo in avanti per continuare a farsi conoscere in altre realtà e in nuovi mercati”.