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Dalla Finocchiona IGP al miele: come la sinergia tra diverse realtà crea un circuito virtuoso di produzione nel settore agroalimentare toscano

La Finocchiona Igp è un’eccellenza esclusiva della regione Toscana dalle radici antiche che grazie alla sua unicità e alla creazione nel 2015 del Consorzio di tutela della Finocchiona Igp, del quale fanno parte al presente 42 aziende, sta aumentando in maniera esponenziale il numero di estimatori sia nel mercato italiano sia in quello internazionale.

Nata nel medioevo, il suo nome deriva dal gusto particolare dato dall’uso del finocchietto selvatico che la natura forniva in abbondanza nei campi e nelle colline toscane. Nei secoli la ricetta è rimasta pressoché immutata e la sua fama si è diffusa ben oltre i confini nazionali grazie allo sforzo quotidiano che le aziende fanno per mantenere il livello di eccellenza della regina degli insaccati, prodotta con le migliori selezioni di carni suine di genealogia italiana.
La Finocchiona deve le sue caratteristiche al legame con l’ambiente toscano, con la storia, e con il fattore umano, che ha interagito nei secoli determinando la metodologia di preparazione. Il successo e la qualità di un prodotto agroalimentare sono sempre il frutto della passione che viene messa nella sua fattura e dalle sinergie tra le aziende produttrici, il territorio al quale appartengono e altre aziende fornitrici delle materie prime usate. “Nel nostro caso gli ingredienti fondamentali sono il seme ed il fiore del finocchietto, da cui deriva il nome del nostro salume. Questa pianta aromatica nei tempi antichi cresceva spontaneamente selvatica quasi ovunque in Toscana, ed ancora oggi la si può trovare.” racconta il Presidente del Consorzio Alessandro Iacomoni “Il quantitativo di Finocchiona Igp prodotto dalle aziende del Consorzio è sicuramente interessante (1milione 438mila chilogrammi certificati nel 2018) e recentemente abbiamo assistito all’aumento della richiesta di prodotto Biologico. La ricerca degli ingredienti in linea con questa richiesta di mercato ha spinto le aziende a trovare ingredienti di questo tipo: nel mio caso per il finocchietto biologico è nata la collaborazione con un’azienda agricola biologica locale che ha a una coltivazione di circa 25 ettari di questa pianta.”

“Un prodotto agroalimentare ad Identificazione Geografica Protetta ha uno stretto legame con il territorio ed il suo ecosistema, e gli agricoltori devono trovare un equilibrio con l’ambiente pensando al biologico come la via per preservare la natura e con essa la salute. I prodotti chimici usati nelle coltivazioni hanno già spezzato molti di questi equilibri, tra i quali un elemento molto importante di questo sistema che è l’ape, fondamentale per l’impollinazione e il mantenimento della biodiversità” aggiunge Giuseppe Genca, il coltivatore del finocchietto biologico “per cui quando quest’anno un apicoltore locale mi ha chiesto di ospitare una quarantina di arnie nel campo di finocchietto, è stato più che benvenuto. Questo inserimento darà non solo la possibilità di avere un miglior impollinamento delle piante di finocchietto, ma consentirà di tenere sotto controllo anche il territorio. Difatti le api sono importanti sentinelle per lo stato di salute della natura. Inoltre, grazie alle arnie installate, potremmo produrre del miele al finocchietto, che è una specialità nel settore dell’apicoltura.”

Il Presidente dell’Arpat (Ass. Reg.le Produttori Apistici Toscani), Duccio Pradella, racconta di una situazione preoccupante non solo per la produzione del miele ma per la stessa vita delle api toscane, che a causa di una primavera terribile, hanno rischiato di morire di fame. “L’inserimento delle arnie nei campi di finocchietto, che fiorisce in estate, fornisce alle api una fonte in più di sostentamento. Il numero delle api quest’anno si è drasticamente ridotto a causa del maltempo, peggiorando una situazione già preoccupante, non solo nella nostra regione ma in tutta Italia, a causa dell’inquinamento e dell’uso di pesticidi. La crisi non ricade solo sugli apicoltori ma è fondamentale nell’equilibrio dell’agricoltura, come si può comprendere da questi dati: un alveare ha circa 70.000 api e un’ape visita 700 fiori in media al giorno, per cui un alveare con 20.000 api bottinatrici, che volano alla velocita di massimo 29 km all’ora, visita 14 milioni di fiori al giorno e per produrre 1kg di miele devono essere percorsi circa 150.000 chilometri. Il raggio di raccolta di un’ape è di circa 3 km, ma se trova “cibo” più vicino rimane nella zona. Da qui nascono le produzioni dei mieli monoflora come ad esempio quelli di acacia, castagno, tiglio e molti altri ancora, e in un futuro molto prossimo anche di quello di finocchietto.
Possiamo dire che grazie alla Finocchiona Igp avremo la produzione di un “nuovo” miele monoflora, produzione che non sarà immediata ma sicuramente è una novità benvenuta tra la già ampia selezione di mieli che la nostra regione offre. In conclusione, l’attenzione dedicata al continuo miglioramento di un’eccellenza agroalimentare crea delle sinergie valide non solo commercialmente, ma contribuisce alla creazione di un circolo virtuoso, importante per l’ecosistema e, in ricaduta, anche per un settore agroalimentare regionale sano e di qualità.”

Consorzio della Finocchiona Igp tra i protagonisti della prima edizione del Buy Food

Siena, 7 Giugno 2019 – La Finocchiona è la Regina dei salumi toscani, quella che nella gastronomia toscana spicca di più per sapore, profumi e unicità. Mangiarne una fetta è come fare un viaggio nella Toscana più autentica e verace, quella delle tradizioni contadine, dei borghi meno conosciuti e degli scorci più nascosti. Con il riconoscimento del marchio IGP, l’Unione Europea attesta il rapporto unico che esiste tra l’insaccato Finocchiona e la regione Toscana.
Il Consorzio di tutela, che ha come obiettivo la valorizzazione, la promozione e la tutela della Finocchiona IGP in Italia e all’estero, sarà presente al Buy Food 2019, la prima vetrina internazionale dedicata ai prodotti Dop, Igp e Agriqualità della Toscana nata allo scopo di ampliare la conoscenza e la commercializzazione dei prodotti alimentari made in Tuscany.
Ad ospitare l’edizione numero zero della manifestazione, venerdì 7 giugno, sarà Siena (nel complesso di Santa Maria della Scala), una delle città che guida la classifica del valore prodotto in termini di food&wine in Toscana e in Italia. Durante la manifestazione sarà possibile assistere a show cooking, approfondimenti e incontri b2b tra aziende e buyer, secondo un fitto calendario di appuntamenti generati da un sistema di matching che incrocia i loro rispettivi profili.

Finocchiona IGP e Grandi cuochi: continua la collaborazione vincente

La Finocchiona IGP è ancora protagonista delle ricette dei grandi Chef che potranno essere gustate lunedì 13 maggio all’open dinner presso la Villa Di Passignano.

L’evento, realizzato congiuntamente da Unione Regionale Cuochi Toscani ed Unione Regionale Cuochi Umbri per i propri associati e partner, è una serata all’insegna del connubio di due Regioni ma anche e soprattutto delle loro eccellenze.

“Siamo felici di prender parte a questo evento. Per il nostro Consorzio è una delle iniziative che accompagna la proficua collaborazione intrapresa con l’Unione Regionale Cuochi Toscani e ci permette di allargare la cooperazione anche all’Umbria. Afferma Alessandro Iacomoni , presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP – Questa iniziativa, inoltre, è in linea con il viaggio nelle regioni dello stivale che abbiamo intrapreso con “Panini D’Italia” il progetto appena lanciato a Tuttofood in collaborazione con Chef Shady”.

La Finocchiona IGP terrà alta la bandiera della Toscana insieme a Pecorino Toscano DOP, Prosciutto Toscano DOP e ad aziende come Mukki, Zona Market, Pasta Toscana, Acqua Fonte Medici e Giotto Fanti Fresh.

Per l’Umbria l’URCU, sostenuta dall’Università dei Sapori schiera Cancelloni, Consorzio della Fagiolina, Zafferano di Terre del Conte, Cantine Pucciarella e Distillerie Subasio Erodrinks.

Ad accompagnare il buon cibo saranno i vini di pregio che caratterizzano la zona di confine tra Toscana ed Umbria proposti da Associazione Italiana Sommelier.

LA FINOCCHIONA IGP PRESENTA “PANINI D’ITALIA” A TUTTOFOOD 2019

La Regina dei salumi toscani incontra le DOP e IGP d’Italia in panini d’autore realizzati dallo Chef Shady, direttamente da “La Prova del Cuoco”

Per la seconda volta il Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP parteciperà, dal 6 al 9 maggio a TUTTOFOOD, la vetrina internazionale del settore agroalimentare dedicata agli operatori del settore. Giunta alla sua settima edizione con cadenza biennale, TUTTOFOOD si è evoluta negli anni a un “contenitore” che ospita tutta la filiera, dall’incontro domanda-offerta fino alla condivisione di conoscenze e approfondimenti sul futuro del settore, grazie a un ricco calendario di eventi al quale parteciperà anche il Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP.

L’8 maggio alle ore 12,30, presso lo Stand C37 – Padiglione 6 di Fiera Milano, la Finocchiona IGP sarà la protagonista, insieme ad altre eccellenze italiane, di un percorso gustativo che vedrà lo chef Shady, uno degli chef di riferimento di RaiUno da “La prova del cuoco” a “Uno mattina”, impegnato nella realizzazione di alcuni panini. L’evento sarà un’anteprima delle proposte che poi saranno pubblicate dal Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP sul proprio sito e sui propri canali social-network: i partecipanti avranno modo di gustare una selezione di panini e proposte di abbinamento all’insegna del gusto e del “Made in Italy” di qualità.

I “Panini d’Italia” avranno una connotazione regionale e saranno realizzati sposando la Finocchiona IGP con diversi tipi di pani regionali, come il Pane Toscano DOP e la Piadina Romagnola IGP, a tante prelibatezze DOP e IGP tra cui ad esempio il Pecorino Toscano DOP, il Gorgonzola DOP, Olio Extravergine di Oliva Toscano IGP, il Provolone Valpadana DOP, l’Aceto Balsamico di Modena IGP, la Mozzarella di Bufala Campana DOP e il Grana Padano DOP. Alla fine della presentazione i partecipanti saranno benvenuti ad assaggiare i panini preparati e a intervenire con domande e commenti.

L’evento verrà aperto dal Presidente del Consorzio, Alessandro Iacomoni e dal Direttore, Francesco Seghi, i quali racconteranno la Finocchiona IGP presentando brevemente il Consorzio ed il progetto “Panini d’Italia” che caratterizzerà anche una pagina dedicata del sito internet www.finocchionaigp.it . “Siamo molto soddisfatti di partecipare per la seconda volta a TUTTOFOOD, per noi un’occasione preziosa di promozione e valorizzazione del nostro prodotto a prestigiosi operatori del panorama nazionale e internazionale, che ci permette di far conoscere da vicino non solo la Finocchiona IGP ma anche la storia e le tradizioni che sono fondamento della certificazione di qualità del nostro prodotto” afferma Alessandro Iacomoni. “Ringraziamo di cuore tutti i Consorzi delle denominazioni DOP e IGP che hanno voluto abbracciare il nostro progetto “Panini d’Italia”: crediamo fortemente nello spirito di squadra e questo progetto è la prova che la qualità del “Made in Italy” si sposa a perfezione. Ringraziamo Chef Shady – continua Francesco Seghi – con il quale abbiamo collaborato per creare queste nuove proposte e far comprendere che la Finocchiona IGP è un prodotto versatile, che si abbina splendidamente con le altre eccellenze del territorio toscano e nazionale. La Finocchiona IGP può avere un ruolo da protagonista sia nel menù più sofisticato sia nello street food di qualità”.

Il percorso di conoscenza della Finocchiona IGP sarà arricchito dall’intervento della nutrizionista Emma Balsimelli che parlerà di questo particolare salume dal punto di vista nutrizionale, e delle sue caratteristiche, ma soprattutto come utilizzarlo in una dieta equilibrata e bilanciata senza rinunciare al gusto.

 

TUTTOFOOD Milano, 6- 8 maggio 2019- Fiera Milano, Rho

CONSORZIO DI TUTELA DELLA FINOCCHIONA IGP – Padiglione 6 – Stand C37 D38

“Panini d’Italia” con Chef Shady – 8 Maggio ore 12,30

 

Tutti i prodotti DOP e IGP in abbinamento alla Finocchiona IGP per la realizzazione dei panini

Prodotti di panetteria:

Pane Toscano DOP

Piadina Romagnola IGP

Pane di Altamura DOP

 

Formaggi:

Grana Padano DOP

Mozzarella di Bufala Campana DOP

Pecorino Toscano DOP

Gorgonzola DOP

Piave DOP

Provolone Valpadana DOP

Cacio Cavallo Sillano DOP

Ragusano DOP

Pecorino Crotonese DOP

 

 

Oli e condimenti:
Aceto balsamico di Modena IGP

Olio Dauno DOP

Olio Toscano IGP

Olio Val di Mazara DOP

 

Ortofrutticoli:

Pera Mantovana IGP

Mele Alto Adige IGP

Oliva Bella della Daunia DOP

Nocciole di Giffoni IGP

Fungo di Borgataro IGP

Pomodoro di Pachino IGP

Pistacchio verde di Bronte DOP

Radicchio Rosso di Treviso DOP

Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP

Liquirizia di Calabria DOP

 

La Finocchiona IGP aumenta ancora e consolida il suo successo nel mercato interno e internazionale

Le tre tipologie di prodotto, La Finocchiona Igp, La Finocchiona di Cinta Senese DOP, La Finocchiona Igp biologica continuano a conquistare sempre più spazio nel gusto italiano e straniero.

Il Consorzio di tutela della Finocchiona IGP, nato nel 2015 assieme al conseguimento del marchio IGP per la Finocchiona, chiude il 2018 con dati sempre più positivi ed incoraggianti: ancora un anno positivo, con un trend di costante crescita nel mercato nazionale e buoni risultati nei mercati europei ed extra europei.
Il mercato di riferimento rimane l’Italia con il 70,2% di quote, con dati dell’export in crescita soprattutto in Germania 20,6% del prodotto certificato ed immesso sul mercato. In totale l’export nel mercato comunitario della UE rappresenta quindi il 28,8% delle quote, mentre nel resto del mondo, che si attesta ad un totale di circa l’1%, come primo consumatore di Finocchiona IGP compare a sorpresa il Giappone, che supera Svizzera e Canada.

Nel 2018 si conferma il trend positivo per la produzione dell’insaccato toscano: con quasi 1 milione e 900 mila chilogrammi insaccati al fresco per circa 740mila pezzi atti a diventare Finocchiona IGP una volta stagionata, si registra il +14,3% in chilogrammi rispetto alla produzione del 2017.

Sono stati più di 1milione 430mila i chilogrammi di prodotto certificato e immessi sul mercato con un incremento del 7,33%: segna ancora un netto incremento ed ottimi numeri anche il prodotto porzionato e confezionato sottovuoto, il quale registra +25,8% rispetto al 2017 con oltre 343 mila confezioni, pari a più di 457 mila chilogrammi di prodotto. In calo invece le vaschette di prodotto affettato con 2milioni e 800mila pezzi confezionati, ossia -9,81%.

Pertanto sul mercato la distribuzione della Finocchiona IGP si è ripartita con circa 48,5% del prodotto venduto dalle aziende produttrici a “pezzo intero”, mentre poco più del 31,7% è andato sul mercato confezionato sottovuoto, ed il 19,7% affettato e confezionato in vaschetta.

“Ogni giorno i nostri soci delle aziende che producono Finocchiona IGP – afferma Alessandro Iacomoni, Presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP – scelgono di investire in qualità, e di dati di chiusura del 2018 rappresentano il successo di un prodotto tipico che racconta con il suo gusto la tradizione e la storia della Toscana. Ringraziamo ognuna delle nostre aziende che, grazie allo sforzo comune quotidiano, stanno consentendo a questa denominazione di farsi sempre più apprezzare sul mercato, e i dati per l’anno 2018 ne sono la riprova.”
I numeri, che tradotti in valore economico, stimano per l’anno 2018 una cifra di 10,7 milioni di euro alla produzione, e oltre i 18,5 milioni di euro alla vendita.
La Finocchiona IGP può essere prodotta, ai sensi del Disciplinare, solamente in Toscana, e nel 2018 Arezzo, con 524 mila chilogrammi ha superato per prodotto certificato Siena, con 519 mila, seguita a una certa distanza da Firenze con 305 mila chilogrammi.

Nel 2018 il 95,5% della produzione è stato di Finocchiona Igp, con circa 1 milione 400 kg certificati, mentre la doppia certificazione di qualità della Finocchiona IGP di Cinta Senese DOP registra circa lo 0,4% (5.500 kg certificati). Molto interessanti i dati registrati dal prodotto certificato biologico: sono stati infatti ben circa 60.000 kg certificati di Finocchiona Igp biologica, pari al 4,1% del prodotto immesso sul mercato. I consumatori rivolgono notevole interesse anche agli insaccati bio così come alcuni lungimiranti consorziati. L’introduzione di questa tipologia di produzione da parte di alcuni, è diventato un interesse di tutto il Consorzio, che continuerà a porre attenzione a questo segmento di mercato.