Arrivano le ricette con la Finocchiona IGP Dall’antipasto al dessert, online le ricette “griffate” dagli Chef

Cheesecake salate, tortelli, involtini, carni ripiene e pure il gelato: abbinamenti classici oppure insoliti per il salume toscano per eccellenza raccolte sul sito del Consorzio in uno speciale ricettario dove scoprire nuovi sorprendenti piatti

 

Mela verde, arancia, zucca, pastasciutta e perfino cialde dolci: sono alcuni degli abbinamenti più sorprendenti della Finocchiona IGP, salume toscano per eccellenza, che oggi si scopre versatile e inaspettatamente protagonista della tavola, dall’antipasto al dessert. Le ricette sono state raccolte dal Consorzio della Finocchiona IGP su uno speciale ricettario, disponibile online sul sito www.finocchionaigp.it. A firmare le ricette gli chef dell’Unione Regionale Cuochi Toscani ed in particolare la sezione delle “Lady Chef”: donne professioniste dei fornelli in ristoranti ed alberghi che, con la loro maestria ed esperienza, si sono cimentate con ingredienti insoliti per esaltare il gusto inconfondibile della Finocchiona IGP.

Ne sono nate tre linee, disponibili nella nuova sezione del sito “Ricette e piatti”: “Finocchiona alla leggera”, per chi vuole mantenere un profilo sobrio ma con gusto, rendendo più energiche insalatone miste e piatti estivi; “Compagni di tagliere”, dedicato agli abbinamenti tra Finocchiona IGP e frutta, formaggi o addirittura uova di quaglia; e infine “Ricette”. In questa categoria rientrano veri e propri piatti da chef, con una preparazione più complessa, che spaziano dall’antipasto al dessert. Tra questi la cheesecake salata, i tortelli al ripieno di fave, pecorino e Finocchiona IGP, il coniglio con pere, asparagi e il prezioso salume. Ma anche ricette dolci come il gelato al gusto di Finocchiona IGP.

“La collaborazione nata con il Consorzio della Finocchiona IGP è stata per l’Unione Regionale dei Cuochi Toscani una sfida estremamente stimolante- afferma Roberto Lodovichi, presidente URCT-. Dall’inizio del mio mandato ho sempre cercato di promuovere l’unicità dei prodotti di qualità in contrapposizione ad una globalizzazione imperante e la possibilità offertaci dal Consorzio di lavorare un insaccato di livello tanto alto ed interpretarlo con originalità ci ha molto gratificato.

Il comparto Lady Chef e gli Chef delle diverse Associazioni Cuochi della Toscana che hanno collaborato al ricettario sono professionisti affermati e molto capaci che si sono resi disponibili ad interpretare un prodotto toscano, proprio come loro, proponendolo non nella tradizionale accezione bensì come alimento nobile da valorizzare e proporre in sperimentazioni a volte raffinate, altre in assonanza di sapori ed altre ancora osando ma cercando sempre  di offrire proposte  non banali e facilmente ripetibili dai fruitori del ricettario. Ci auguriamo che questo tentativo sia gradito ai consumatori e che le nostre proposte aiutino a colorare la tavola delle persone con suggerimenti  innovativi che stupiscano i loro ospiti all’insegna di un prodotto unico e toscanissimo”.

 

“Riteniamo che la finocchiona abbia un potenziale importante in cucina – dichiara Alessandro Iacomoni, presidente del Consorzio della Finocchiona IGP – è buona nel panino, ma c’è molto di più. Per farlo capire a tutti i consumatori, abbiamo iniziato questa collaborazione con l’Unione Regionale Cuochi Toscani con l’intento di far emergere il gusto della Finocchiona IGP in ogni sua sfaccettatura e giocare con tutti i possibili abbinamenti. La nostra idea iniziale era quella di trovare ricette per mettere a fuoco le peculiarità di questo prodotto e far capire che la Finocchiona IGP può essere usata anche per stupire in cucina. Per fare tutto ciò ovviamente avevamo bisogno di cuochi toscani professionisti, e le chef della sezione “Lady Chef” sono state bravissime”.

La collaborazione con gli chef si è sviluppata durante l’intero anno scorso, dando origine a contest ed eventi. Oggi il frutto di questo lavoro è reso disponibile a chiunque volesse cimentarsi con una cucina originale e ricca di gusto sul sito del Consorzio.

Food, la Finocchiona IGP a Cibus dal 7 al 10 maggio con un travel cooking show

Lunedì pomeriggio visitatori e food blogger coinvolti in un viaggio tra i sapori più autentici dei salumi
“Made in Tuscany”, con Elisabetta Arrighi e lo chef Emanuele Vallini, volto di Linea Verde e La prova del cuoco

È la regina dei salumi toscani, con l’inconfondibile sapore di finocchio e la morbida fetta che si scoglie in bocca: la Finocchiona IGP arriva a Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione, che si svolge a Parma dal 7 al 10 maggio (padiglione 02, stand I062), dove il Consorzio di Tutela porterà il suo gusto eccezionale.

Durante la fiera, lunedì 7 maggio alle ore 12 visitatori e food blogger potranno prendere parte a un viaggio attraverso i sapori della Toscana, grazie alla collaborazione tra Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP e Consorzio del Prosciutto Toscano DOP. Il travel cooking show guidato dalla giornalista e scrittrice Elisabetta Arrighi e dallo Chef toscano Emanuele Vallini, titolare del ristorante “La Carabaccia” di Bibbona e volto televisivo di “Linea Verde” e “La prova del cuoco”, partirà dallo stand del Prosciutto Toscano DOP (padiglione 02, stand K067) per trasferirsi poi allo stand della Finocchiona IGP (padiglione 02 – Stand I062). All’interno dei due stand lo chef Emanuele Vallini, preparerà una ricetta originale, illustrando le caratteristiche dei prodotti. Ad abbinare i vini ai piatti ci penserà la sommelier Ornella Cazzola, prediligendo etichette made in Tuscany.

Il viaggio nel gusto proseguirà online con le proposte dei food blogger che vorranno nei giorni successivi, preparare e fotografare un piatto, postandolo sui propri canali social.

“Siamo orgogliosi di partecipare a un evento importante come Cibus. – afferma Alessandro Iacomoni, Presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP – vetrina internazionale per far crescere la conoscenza e la notorietà del nostro prodotto. La Finocchiona IGP sta crescendo e manifestazioni come questa ci consentono di promuovere su scala internazionale un salume fortemente legato alla Toscana, terra di eccellenze gastronomiche, portando in tutto il mondo il nostro prodotto e il suo gusto inconfondibile”.

“Il primo trimestre del 2018 è stato positivo – commenta ancora Iacomoni – con un incremento rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno. I dati non sono ancora ufficiali, ma rispetto allo stesso periodo del 2017 è stato insaccato circa il 7% in più di impasto atto a diventare Finocchiona IGP”. Il Consorzio di tutela della Finocchiona IGP, nato nel 2015 per valorizzare, promuovere e tutelare la Finocchiona IGP, riunisce oggi 44 produttori che esportano il meglio del “Made in Tuscany” in 28 paesi del mondo. La valorizzazione, la promozione e la tutela della Finocchiona IGP, in Italia e all’estero, sono attività fondamentali portate avanti ogni giorno.

La Finocchiona IGP sale di nuovo in cattedra

Il 10 Aprile il Consorzio fa tappa a Caprese Michelangelo

Martedì 10 aprile presso l’Istituto Omnicomprensivo “A.Fanfani – A.M. Camaiti” di Caprese Michelangelo, si terrà la seconda tappa del percorso didattico intrapreso dal Consorzio della Finocchiona IGP.

Dopo il successo riscosso presso l’alberghiero di Montecatini Terme, il Consorzio sale nuovamente in cattedra per raccontare la storia che contraddistingue la regina dei salumi toscani e spiegare l’importanza della tutela del prodotto e del consumatore. I ragazzi della 5° classe faranno un viaggio all’interno della tradizione gastronomica toscana, che passa attraverso gli occhi di chi conosce l’importanza della qualità del prodotto e della produzione disciplinata della IGP.

“Abbiamo iniziato questo percorso con le scuole perché crediamo fortemente nei ragazzi e nel futuro che rappresentano. Loro sono un interlocutore ideale per veicolare il messaggio di qualità che portiamo con noi. Il concetto di qualità, l’importanza del disciplinare e il rispetto delle tradizioni del territorio, sono elementi fondamentali per la tutela e la diffusione della nostra gastronomia – afferma Francesco Seghi direttore del Consorzio della Finocchiona IGP” e pare fargli eco la prof.ssa Laura Cascianini, Dirigente Scolastico della scuola ospitante: “Il nostro istituto punta a valorizzare le eccellenze del territorio e ogni nostra attività laboratoriale si svolge con azioni di formazione-azione volta al recupero dei sapori nostrani e del loro migliore utilizzo in ambito gastronomico. Ragion per cui ci sembra un ottimo sodalizio quello che andremo a celebrare con il Consorzio.”

Pasqua all’insegna della solidarietà

La Finocchiona Igp ancora a fianco della Caritas Diocesana di Firenze

 

In occasione della Pasqua 2018 si rinnova la cooperazione del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP con la Caritas Diocesana di Firenze, con una donazione di oltre 23 kg del salume Toscano.

“Il consorzio è vicino alle persone più bisognose ed è per questo che abbiamo deciso di portare avanti l’impegno con la Caritas,  soprattutto in queste fredde giornate che precedono la Pasqua – spiega il presidente del Consorzio Alessandro Iacomoni – Con questo gesto vogliamo offrire un aiuto concreto all’Associazione che, ogni giorno, opera nel territorio fornendo assistenza  a coloro che più ne hanno necessità.”

La regina dei salumi toscani, infatti, si occupa del suo territorio a 360° offrendo ai  consumatori un prodotto sicuro, autentico e di qualità ma anche ricordandosi di tutti coloro che si trovano in  difficoltà.

Finocchiona IGP dalle tavole toscane alla conquista dei mercati

Nel 2017 vola la produzione del prodotto confezionato in vaschetta: oltre 3 milioni di pezzi

In soli due anni dall’immissione nel mercato, e cioè a seguito del conseguimento, nel 2015, del marchio di identificazione geografica protetta, la Finocchiona IGP si è lanciata alla conquista dei palati di tutto il mondo, ricavando una fetta (è il caso di dirlo) importante di mercato.

Il “core-business” rimane l’Italia con il 65,9% circa di quote, ma i dati dell’export sono positivi ed in particolare quelli che arrivano da Germania (17,2% del totale), Inghilterra (5,9%), Olanda (2%) e Belgio (2%), che rappresentano i Paesi della zona europea sul podio dei consumatori di Finocchiona IGP. I paesi esteri della UE rappresentano quindi circa il 32,3% delle quote di mercato totale, mentre si registra un’ottima crescita anche nel resto del mondo che si attesta al 1,8%: i paesi fuori dall’Europa che amano più degli altri l’insaccato toscano sono Nuova Zelanda, Canada e Svizzera.

Nel 2017 la produzione dell’insaccato toscano ha segnato al fresco un nuovo record: con oltre 1 milione e 650mila chilogrammi insaccati per oltre 665mila pezzi atti a diventare Finocchiona IGP una volta stagionata, si registra il +12,8% di produzione rispetto al 2016, e si conferma il trend positivo trainato in parte dal particolare apprezzamento riscosso dal prodotto venduto in vaschetta.

Sono stati più di 1milione 340mila i chilogrammi di prodotto certificato: segna ottimi numeri anche per il prodotto porzionato e confezionato sottovuoto, il quale registra +35,4% rispetto al 2016 con oltre 260mila confezioni, pari a più di 360mila chilogrammi di prodotto.

Ma i dati in crescita più stupefacenti sono quelli relativi al prodotto affettato e confezionato in vaschette. Se infatti, nel 2016 erano state circa 675mila le vaschette prodotte dai soci del Consorzio pari approssimativamente a 72mila kg, l’anno appena concluso, secondo le aziende associate, ha registrato più di 2 milioni 500 mila vaschette, per una cifra che si avvicina a 260mila chilogrammi di Finocchiona IGP affettata, pari a un incremento percentuale del +258% per i chilogrammi e + 281% per le vaschette, rispetto al 2016. Per l’intera denominazione, contemplando anche i dati delle aziende affettatrici non-socie, sono state confezionate oltre 3milioni di vaschette per oltre 310mila chilogrammi affettati.

Pertanto la distribuzione della Finocchiona IGP si è ripartita con circa il 49,67% del prodotto venduto dalle aziende produttrici a “pezzo intero”, mentre poco più del 27,07% è andato sul mercato confezionato sottovuoto, ed il 23,26% affettato e confezionato in vaschetta.

In confronto al 2016 il consumo di Finocchiona IGP si è spostato decisamente verso le confezioni di prodotto affettato e confezionato in atmosfera modificata, tanto da segnare nel 2017 circa 185mila chilogrammi di prodotto immesso in commercio in più, ossia quasi raddoppiando la propria quota. Anche il prodotto tagliato in tranci e confezionato sottovuoto segna un incremento pari a circa 95mila chilogrammi in più immessi in commercio dalle aziende confezionatrici, ma che sulla frazione totale risulta significativo di soli 1,31 punti percentuali. In proporzione pertanto cala la frazione di prodotto immesso “intero” in commercio dalle aziende produttrici, che pur scendendo di 12,4 punti aumenta nei quantitativi di circa 20mila chilogrammi.

Numeri che tradotti in valore economico stimano per l’anno 2017 una cifra intorno ai 10 milioni di euro alla produzione, ed oltre i 17 milioni di euro alla vendita.

La Finocchiona IGP può essere prodotta, ai sensi del Disciplinare, solamente in Toscana, e la regina delle province per prodotto certificato nel 2017 risulta essere Siena con ben 477 mila chilogrammi, seguita a poca distanza da Arezzo con 441 mila e, più staccata, Firenze con 353 mila chilogrammi.